10 ott 2021

Bibi-la-Bibiste

 Raymonde Linossier
In questo tardo pomeriggio di ottobre 2021 mentre il cielo imbruna, ho appena finito di leggere questo splendido libretto "Bibi-la-Bibiste" insieme a qualche nota sulla sua autrice Raymonde Linossier  (1897-1930). Si tratta di un libro peculiare, pubblicato il 7 febbraio 1918, "stampato su 14 facciate, compresa quella del titolo, quasi vuote"; il romanzo conta ben cinque capitoli, il più lungo di dodici righe. Un capolavoro, senz'altro. 

L'edizione italiana moderna (testo francese con traduzione e fronte) che ho trovato per caso tra i libri usati, oltre alle 5 pagine del romanzo conta più di 100 pagine (preziose) di appendici, documenti e qualche foto, in un paio di queste è ritratta anche Raymonde che sorride dal bianco-nero. Certo questa edizione non ha valore collezionistico come invece ne avrebbe una delle cinquanta copie originali, ma tanto basta per assaporare il profumo della carta e mentre il buio avanza fantastico della Parigi dei primi del '900, quella di Raymonde. Per rendere l'atmosfera più suggestiva ho deciso di ascoltare (forse per la prima volta) la musica di Satie, un amico di Raymonde: un brano e poi un altro, malinconici, quel che ci voleva per chiudere questa domenica d'autunno. 

Consiglio la lettura, è un ottima occasione per fare conoscenza dell'autrice, Raymonde Linossier, "la potasson più giovane al mondo". Difficile riassumere in poche righe una vita tanto breve quanto intensa: intellettuale, poliglotta, orientalista, autrice, fondatrice del "Bibisme" e alfiere dei "Potasson" (un gruppo di amici e scrittori alla ricerca della "bonheur de vivre"). Di lei conoscenti e amici testimoniano la gentilezza, la modestia, l'essere spiritosa. Tra le molte relazioni d'amicizia e professionali innumerevoli celebrità: Erik Satie (compositore e... segreto custode di ombrelli), James Joyce (per il quale tradusse un capitolo dell'Ulisse, e che l'autore omaggiò inserendone il nome nel capitolo su Circe), Ezra Pound (che  tentò di trovare un editore a Londra e New York per il geniale micro-romanzo), il compositore Francis Poulenc amico di una vita, Adrienne Monnier della libreria parigina "La maison des Amis des livres" (frequentata tra gli altri anche da Walter Benjamin) e molti altri.

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