10 ott 2021

Pulp a Cotonou

Florent Couao-Zotti

L'Africa contemporanea in un romanzo polar ambientato nella città di Cotonou in Benin, tra femme fatale, gangster dal grilletto facile, braccia che brandiscono minacciosi machete e poliziotti non così limpidi. Su tutto il caldo africano, le piogge improvvise, il caos degli zem (moto-taxi) che infestano il traffico come le mosche in un mercato troppo caldo. Lo spettro del primo mondo che fa dell'Africa il deposito dei propri scarti, il traffico di droga che attraversa i continenti e produce false promesse e nuove tragedie, la violenza che sobbolle esplodendo improvvisa come un temporale africano. 
Il romanzo dell'acclamato Florent Couao-Zotti si legge d'un fiato, con la stessa precipitazione dei protagonisti, sempre in corsa in una notta di morte e inseguimenti che non lascia il tempo di riflettere ma solo agire. 

Fanta face, Coca-Cola body


Un gustabilissimo pulp pervaso da un lessico suggestivo ed evocativo: le fanta-coca (le donne nere che sbiancano il volto che diventa giallo Fanta, lasciando il corpo colore Coca-Cola) retaggio di modelli distorti, importati e imposti; tutti in caccia dei chia (i soldi); gli yovo (i bianchi) che sono dei grotto (hanno il portafoglio pieno) e fanno gli ambiaceur (i viveur); le go (le ragazze) troppo spesso asheo (prostitute), i corpi velati nei pagne (pareo africano). 

L'intreccio è una corsa a perdifiato tra le von (strade) beninesi, una "tempesta perfetta" dove i problemi si susseguono senza tregua, quella che nel linguaggio locale si chiama una waxala.

Buona lettura!

[ Non sta al porco dire che l'ovile è sporco / Florent Couao-Zotti / 66thand2nd ]