7 apr 2014

Cambogia... gli orrori di Pol Pot

Rithy Panh
Tra il 1975 e il 1979 morirono circa 2 milioni di cambogiani vittime di esecuzioni o privazioni (circa 1/4 della popolazione) ad opera della massiccia campagna di "rieducazione forzata" attuata dagli Khmer rossi su ordine del compagno n°1, il loro leader Pol Pot. Il simbolo di questo orrore porta il nome di S-21 ovvero la sigla che identificava il principale "ufficio di sicurezza" del regime, in realtà un campo di tortura e sterminio situato a Phnom Penh.

Due libri da consigliare sull'argomento, entrambi dello stesso autore: Rithy Panh, un cambogiano che fu internato nel 1979 a 15 anni per essere sottoposto alla "rieducazione" e riuscì a fuggire in Thailandia per poi riparare in Francia. Ora è un celebre attivista per la memoria dello sterminio cambogiano e un documentarista di successo.

Il primo libro che consiglio è una sua autobiografia recentemente pubblicata in italiano dal titolo "L'eliminazione" uscita per Feltrinelli.

Il secondo libro, pubblicato da Obarrao, è il resoconto dei tre anni di lavoro per la realizzazione del documentario "S-21 La macchina di morte dei Khmer rossi" (il libro ha lo stesso titolo). Un libro veramente toccante che oltre a documentare un pezzo di storia, entrando nei meandri della burocrazia del terrore, è anche il racconto di un incontro: quello tra vittime ( tra cui lo stesso autore) e gli aguzzini; un incontro reale (non letterario) che esprime il  lucido tentativo di cercare una via di conciliazione senza arretrare davanti a quella che potremmo ben descrivere come la "banalità del male".