24 mar 2022

Lolita

Vladimir Nabokov
(1899-1977)
Il capolavoro di Nabokov, "Lolita" pubblicato nel 1955, che tutti conoscono ma che in realtà probabilmente solo pochi hanno letto davvero, forse qualcuno in più ha visto uno degli adattamenti cinematografici. Ma di cosa parla Lolita? Certo lo sanno tutti è la storia di un pedofilo e della sua relazione proibita con una bimba impubere

Ma Lolita è sì la storia di un folle pervertito e della sua giovane vittima, ma è anche altro. 

La vicenda è nota ai più: il detenuto Humbert Humbert, ex professore con trascorsi psichiatrici, racconta e ricorda la sua relazione proibita, la manipolazione, gli atti impronunciabili, il forsennato viaggiare, mentire, nascondersi, fino all’epilogo che lo porterà alla detenzione. Ma il romanzo è anche altro, è un affresco dell’America, i grandi spazi, le piccole comunità, la superficialità, le convenzioni sociali, il baratro sociale e morale dietro l’apparenza dello stereotipo da pubblicità. 

L’urto con il delirio del protagonista è piuttosto forte, appena attenuato dall’escamotage della confessione di un condannato; sono padre di una bimba della stessa età della piccola Lolita e leggere queste pagine mi è costato una quota di disgusto. Tuttavia mano a mano che le pagine scorrono l’elemento “perturbante” per così dire lascia affiorare in trasparenza le sottotracce, un affresco d’America, vivente e nuda, tanto per la fotografia sociale quanto per quella naturalistica, quasi topografica, così diversa dalla vecchia Europa. 

L'uso del linguaggio è mirabile, un capolavoro di equilibrio, la narrazione scorre fluida articolando un linguaggio mai povero e sempre suggestivo. Insomma vera letteratura. Significativo a mio parere il fatto che Nabokov, emigrato negli USA, abbia scritto questo libro in inglese, abbandonando quindi per la prima volta il russo. Da questo punto di vista l’intera opera può intendersi anche come il misurarsi dell’autore con il nuovo mondo che lo accoglieva, così diverso, affascinante ma non privo di crepe. In questo senso l’uso del linguaggio è un elegante esercizio di stile che solo un eccezionale scrittore poteva condurre. I personaggi stessi descrivono in qualche modo uno scontro/incontro tra due culture, da un passato tormentato a una terra di possibilità, ma anche in piena luce si possono celare ombre tanto scure quanto la notte più buia. 

Il soggetto, ovvero la deriva delirante del protagonista, è il pretesto letterario, il punto di attenzione e al contempo di distrazione

Come tutti i veri capolavori, anche questo libro custodisce in sé mondi: una molteplicità di significati, rimandi, simboli, allegorie, tanto più amplificate dal personale confronto con ciascun lettore e il suo vissuto personale. 

Un gigante della letteratura, senza dubbio. 

[ Lolita / Nabokov / Adelphi ]