4 apr 2022

Zona industriale

Eduard Limonov
(1943-2020)
Come la leggendaria Fenice: il nuovo inizio dopo la detenzione, ricomincia la giostra, e che giostra... 

Eduard Limonov è stato certamente un personaggio non convenzionale: poeta, scrittore, politico, detenuto, combattente, alcolista, bisessuale, donnaiolo. Una vita da romanzo costellata di esperienze basse e alte, nel libro "Zona industriale" l'autore si racconta, uscito di prigione sessantenne nel 2003, al suo ennesimo ricominciare, a Mosca, nella zona industriale di Syry. 

Può esserci qualcosa di ordinario nella vita di un uomo il cui pseudonimo Limonov fa riferimento alla “bomba a mano”? Evidentemente no. 

E infatti eccolo alle prese con il degrado della periferia, un'abitazione fatiscente e con la vasca da bagno  in cucina, bottiglie di alcolici che si svuotano inesorabilmente, la criminalità sotto casa, le guardie del corpo a proteggerlo dai funzionari dello Stato (sì perché Limonov è un attivista anti-Putin e il governo non va troppo per il sottile). 

Attivisti del partito nazionalbolscevico

Gli improbabili “amici” che gli fanno visita, le parentesi di lusso offerte da facoltosi sostenitori, le donne bellissime e spesso troppo giovani, un topo per animale domestico (per il quale scrive pagine di autentica commozione). E ancora l’attivismo politico per il partito da lui fondato  (i nazional-bolscevichi che con lui e Kasparov nel 2006-2007 sfidarono direttamente Putin); l’ammirazione per Bakunin, Stalin, Mishima, la banda Baader-Meinhof, Julius Evola, Lenin, i Sex Pistols. 

Non avvertite già il sopraggiungere di un terribile mal di testa? Ma non è finita, è soprattutto un brillante intellettuale, letterato, scrittore, poeta, critico letterario. Limonov è davvero esplosivo, come il nome che porta. 

Un romanzo non romanzo, anzi di più, come direbbero a Hollywood: è una storia vera! 

Lettura consigliatissima.


[ Zona industriale / Eduard Limonov / Sandro Teti Editore ]