6 feb 2012

Odissea: storia di un insabbiamento durato quasi tre millenni


Alberto Majrani
La storia la scrive il vincitore e l’Odissea, celeberrimo poema epico, potrebbe celare una strage di stato abilmente riscritta in chiave revisionista e propagandista dai vincitori. E’ questo il leitmotiv di questo breve ma brillante e divertente saggio sull’Odissea. Non si tratta di un semplice divertissement ma di un’intuizione passata alla prova dei fatti: se poniamo che Ulisse non sia Ulisse e che l’intera storia dissimuli un putsch ordito da Telemaco e dalla madre Penelope ai danni dei Proci, è sorprendente scoprire come questa ipotesi non solo trovi riscontri puntuali nel testo classico ma anche come molte delle apparenti contraddizioni della storia diventino curiosamente più logiche e coerenti se lette in questa chiave.


Ho trovato questo esercizio ermeneutico divertente oltre che una piacevolissima occasione di richiamare alla mente reminiscenze ormai appannate sull’epica classica, una lettura che fa del mito antico qualcosa di davvero fresco e intrigante. 
In una appendice finale l’autore ripercorre le tesi di Felice Vinci che in una ricerca dall’eloquente titolo “Omero nel Baltico”, ipotizza, non senza consistenti indizi, che l’Odissea sia ambientata nel nord Europa invece che nel Mediterraneo. Anche in questo caso sono davvero intriganti le numerose corrispondenze che, apparentemente, meglio si conformano alla narrazione (i nomi delle località, la loro descrizione, il clima, i culti, etc.).
Al termine del volume la questione viene lasciata aperta, quello che conta è aver sollevato qualche domanda non retorica e avere fatto lo sforzo di avere nuovi punti di vista. 
Non è detto che il solo valore di un’interpretazione sia quello di essere vera, a volte può giovare anche quella verosimile o che meglio si adatta a spiegare le cose. Un po’ come il metodo scientifico che procede di falsificazioni e aggiustamenti continui, dove più che il valore di verità, ciò che conta davvero è il valore performativo e preditivo.
Come afferma il filosofo Giulio Giorello nella prefazione, quella raccontata da Majrani “non sarà forse la storia vera, ma è comunque ben trovata
Consigliato sopratutto se non siete mai stati dei fan dell’epica greca, potreste ricredervi.
[ Chi ha ucciso realmente i Proci? Ulisse, nessuno, Filottete. Scoperto dopo tremila anni il protagonista nascosto dell’Odissea / Alberto Majrani / LoGisma ]