24 feb 2012

La teoria dell’1% - di Frédérich H. Fajardie


Frédérich H.Fajardie 

Scritto nel 1979 e finalmente nel 2011 alla prima edizione italiana (Editore Aìsara), con questo romanzo si dà ufficialmente l’avvio alla serie di noir con protagonista Tonio Padovani iniziata con “Assassini di sbirri” (scritto nel 1975). 
Il tempo è passato anche per il protagonista ora promosso di grado e rifugiatosi nella provincia francese, lontano dalle tensioni sociali delle grandi città, quando una serie di efferati omicidi realizzati con strane e teatrali modalità giunge a portare scompiglio nell’altrimenti placida e noiosa quiete del paesino della Normandia in cui è andato a vivere.

Il buon Padovani intuisce subito che il movente deve essere cercato in quel sostrato fatto di silenzi e omissioni che copre il lato oscuro della solo apparentemente innocua vita dalla provincia francese. 
Per le indagini chiama a supporto alcuni colleghi dalla città, quasi un’armata Brancaleone fatta di agenti dai modi spicci, senz’altro pesci fuor d’acqua in provincia e la cui palese alterità con il contesto salta all’occhio non esattamente accomodante  e amichevole degli autoctoni. 
In un crescendo di efferati omicidi il ventre molle della provincia francese incomincia a lasciare trasparire le suo ombre peggiori, la diffidenza, la giustizia come fatto privato, i segreti, i pettegolezzi, il razzismo (uno dei poliziotti al seguito di Padovani è di colore), i fantasmi del collaborazionismo

Come già il precedente romanzo anche questo si distingue più per l’affresco di critica sociale che per la trama mistery (peraltro godibile) dove la crudezza degli omicidi rispecchia l’infamia dei segreti della piccola comunità.
Ancora una volta la distinzione tra buoni e cattivi si fa fragile, dubbia, rischia di rovesciarsi nel suo contrario
Chi può dirsi davvero innocente? 
La morte, come cessazione di ogni possibilità, verrà a riportare un qualche tipo di ordine, ma una volta guardato nell’abisso non sarà più possibile continuare a fingere che tutto va bene. 
Ottima lettura, che fa riflettere su un passato che non passa.
La questione è tanto più aperta oggi a distanza di decenni anche in Italia a causa dell’attenuarsi del livello di attenzione verso questi temi che sono purtroppo tutt’altro che sorpassati.

[ La teoria dell’1% / Frédérich H.Fajardie / Aìsara ]

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Per associazione di idee il libro mi ha fatto ricordare un bel film di Resnais del 1959 del quale vi raccomando la visione, il titolo è “Hiroshima mon amour”, soggetto e sceneggiatura sono di Marguerite Duras.