19 mag 2008

Capolavoro di Bulgakov


"Il Maestro e Margherita" è uno dei libri che ho amato di più in assoluto, meravigliosa parabola contro l'idiozia e l'ipocrisia dei burocrati, un inno alla libertà. 

Il diavolo in persona sconvolgerà l'ambiente del privilegio degli ambienti letterari moscoviti portando una ventata di bizzarro e persino di comicità nei lugubri schemi dei piccoli funzionari truffaldini e delatori. La pace ultraterrena è lo scambio faustiano che Satana riserva al Maestro (e alla sua amata Margherita), incompreso scrittore che non riesce a pubblicare il suo romanzo sul dramma di Pilato.

Un romanzo tragico a tratti esilarante in cui l'autore protesta contro la Mosca staliniana che gli nega l'espatrio e limita le libertà personali, una prova coraggiosa e disperata, visionaria e autobiografica, che si può meglio comprendere contestualizzando il momento nella vita dell'autore. A questo aiuta la lettura della famosa lettera "Al governo dell'Urss" che Bulgakov inviò a Stalin nel 1930 per mendicare il permesso anzi l'ordine di espatrio per sé e per la moglie, dacché si trovava in grave prostrazione, i suo titoli proibiti, il permesso di lavorare negato.

Un romanzo che si può leggere a vari livelli e trovarvi sempre qualcosa di nuovo e meraviglioso.

[ Il Maestro e Margherita / Michail Bulgakov / Mondadori (in questa edizione trovate anche la famosa lettera) ]