2 ago 2021

Dalla Cimmeria con furore (guerriero)

by John Buscema

Nella preistorica “era hyboriana”, un giovane guerriero proveniente dalla Cimmeria si fa strada in mondo bellicoso, popolato di demoni, esseri ultraterreni e potenti stregoni. Il suo nome è Conan, i tratti distintivi sono il fisico possente, la mente acuta, la resistenza, lo sprezzo del pericolo, la nobiltà d’animo (anche se non si fa scrupolo di uccidere e rubare, non ha un’attitudine criminale, è una sorta di anti eroe pericolosamente irascibile), la diffidenza verso la civiltà che lo porta a uno stile di vita vagabondo nonostante i successi in battaglia. Il barbaro Conan è pura energia, in lui l’azione precede qualsiasi altra cosa, è puro istinto ferino, insomma è l’arma perfetta, un autentico predatore.

Il creatore di questo iconico personaggio è Robert Ervin Howard (1906-1936) autore di alcuni cicli fantastici, il più celebre dei quali è appunto il corpus di 22 opere, tra romanzi e racconti, aventi come protagonista Conan il barbaro. Di fatto inventa un nuovo genere letterario al confine tra il romanzo di avventura e l’horror, nasce infatti quello che in inglese è indicato come fantasy sword and sorcer, ovvero il fantasy eroico. La figura del barbaro nerboruto, dai muscoli guizzanti, impegnato per lo più a salvare donzelle in abiti succinti, fracassando con indifferenza crani umani sul proprio cammino, è ormai un’immagine stereotipata, persino ridicola. Howard creò il modello originario e basta leggere le avventure di Conan per apprezzarne lo stile, inoltre insieme al personaggio creò un ampio e articolato mondo di fantasia, con tanto di storia e geografie proprie, in cui il pericolo è sempre in agguato e attraverso il quale Conan inanella avventure traboccanti di azione violenta

Robert Ervin Howard

Sebbene Howard avesse in gioventù irrobustito il proprio fisico praticando sport, questo è forse il solo elemento in comune con il suo personaggio più celebre. Conan è un vagabondo, impavido e bellicoso, l’azione fatta persona, spesso impegnato a salvare (e conoscere) belle ragazze. Howard era timido e insicuro, non superò mai i confini del Texas in cui era nato; viaggiò moltissimo ma solo nella fantasia delle sue opere. Nessuna relazione significativa, un rapporto strettissimo con la madre. Morirà tragicamente appena trentenne, suicida con un colpo di pistola in auto, preda della disperazione per le sorti della madre entrata in coma che lo seguirà, senza mai riprendersi, il giorno seguente.      

Howard è stato autore di circa cinquecento opere, tra cui ben cinque cicli fantastici distinti: Kull di Valusia, Conan, Solomon Kane, il Ciclo celtico, il ciclo di James Allison e Kirby Buckner; oltre che con il fantasy epico si cimentò anche con altri generi tra cui: storie di pirati, polizieschi, western, sport, esplorazione, horror, persino cappa e spada. Nel 1930 entrò in contatto con H.P. Lovecraft a cui aveva fatto le lodi per il racconto ”I topi nel muro”, questi ricambiò con l’apprezzamento per le storie di Solomon Kane; ne nacque una fitta corrispondenza che durò per il resto della vita di Howard. Howard apprezzava a tal punto l’immaginario del cosiddetto Ciclo di Chtulhu che scrisse ben cinque racconti originali correlati.       


Schwarzenegger
Anche se non arricchì il suo autore, il successo di Conan è stato planetario e prosegue tutt'ora. Molti gli scrittori che si sono cimentati nel proseguire le sue avventure con storie apocrife (talvolta basate su soggetti o abbozzi ritrovati tra le carte dell'autore dopo la sua morte) o ambientate nel medesimo universo letterario nell'era hyboriana.

Le trasposizioni a fumetti sono state numerose, tra le più iconiche segnaliamo  le tavole realizzate da John Buscema.  A livello cinematografico ben tre trasposizioni, nel primo film "Conan il barbaro" (1982) diretto da John Milius, il personaggio è interpretato da Arnold Schwarzenegger.


[ Conan il barbaro / Robert Ervin Howard  / Mondadori ]