1 ago 2021

Ancora Lem

Stanislav Lem è ampiamente riconosciuto come uno dei grandi maestri della fantascienza moderna, al suo capolavoro "Solaris" abbiamo già dedicato un altro post, questa volta consideriamo il romanzo "L'invincibile" (pubblicato nel 1964), la storia di una sfortunata missione di soccorso.


La trama,  quasi un giallo, inizia con il risveglio, dopo mesi di sonno criogenico, dell'equipaggio di una grande astronave giunta in prossimità del pianeta sul quale tempo prima era atterrata un'altra astronave di cui non si hanno più contatti. La missione è scoprire cosa è accaduto e nell'eventualità prestare soccorso. Presto l'equipaggio farà un incontro inatteso, una forma di vita aliena, una linea evolutiva alternativa, "un’evoluzione inanimata, inorganica, apsichica". Poi le cose andranno di male in peggio.

Evidentemente il cinema ha saccheggiato a tal punto la narrativa di genere che è impossibile non avvertire un senso di déjà vu, basti pensare alla missione di salvataggio di Alien (il film  diretto da Ridley Scott nel 1979). 

Lem 1921-2006

Ma il punto di forza del libro è piuttosto nella riflessione di tipo esistenziale: cos'è la mente? esiste un'evoluzione non biologica? esiste un destino? Il libro è anche un invito al pacifismo: a che pro lottare? chi è il vero aggressore?

Il protagonista pur compiendo eroicamente il suo dovere di eseguire gli ordini, nel confrontarsi con la minaccia aliena problematizza la questione “Quanti di questi fenomeni incredibili, estranei alla comprensione umana, può nascondere il cosmo? Dobbiamo proprio andare ovunque, con la potenza distruttrice delle nostre navi, per ridurre in frantumi tutto ciò che non comprendiamo?” per poi concludere: “I colpevoli siamo noi, solo noi”. 

Da leggere, anche se non vi piacciono i racconti di astronavi, potreste ricredervi.


[ L'invincibile / Stanislav Lem / Sellerio ]