Eduard Limonov (1943-2020) |
Eduard Limonov è stato certamente un personaggio non convenzionale: poeta, scrittore, politico, detenuto, combattente, alcolista, bisessuale, donnaiolo. Una vita da romanzo costellata di esperienze basse e alte, nel libro "Zona industriale" l'autore si racconta, uscito di prigione sessantenne nel 2003, al suo ennesimo ricominciare, a Mosca, nella zona industriale di Syry.
Può esserci qualcosa di ordinario nella vita di un uomo il cui pseudonimo Limonov fa riferimento alla “bomba a mano”? Evidentemente no.
E infatti eccolo alle prese con il degrado della periferia, un'abitazione fatiscente e con la vasca da bagno in cucina, bottiglie di alcolici che si svuotano inesorabilmente, la criminalità sotto casa, le guardie del corpo a proteggerlo dai funzionari dello Stato (sì perché Limonov è un attivista anti-Putin e il governo non va troppo per il sottile).
Attivisti del partito nazionalbolscevico |
Non avvertite già il sopraggiungere di un terribile mal di testa? Ma non è finita, è soprattutto un brillante intellettuale, letterato, scrittore, poeta, critico letterario. Limonov è davvero esplosivo, come il nome che porta.
Un romanzo non romanzo, anzi di più, come direbbero a Hollywood: è una storia vera!
Lettura consigliatissima.
[ Zona industriale / Eduard Limonov / Sandro Teti Editore ]