Jana Černá"Honza" (1928-1981) |
Il materiale di "Clarissa" scritto da Honza (il diminutivo usato dai suoi amici) comprende alcuni racconti e qualche breve testo in versi, una fantasia provocatoria, libera, femminista, anti-borghese, a tinte forti in perfetto stile beat; il titolo con cui è stato pubblicato in italiano nel 1992 e che riprende il primo verso di una delle poesie della raccolta, non lascia adito a dubbi: "In culo oggi no".
Honza ebbe una vita tormentata e non priva di ombre compresa una condanna per incuria verso i figli, i suoi amici (con cui componeva un circolo di intellettuali e artisti a Praga, tra cui lo scrittore Bohumil Hrabal e il filosofo Egon Bondy, il fotografo Vladimír Boudník) la descrivono come una donna intelligente, piena di humor, ma incapace di badare a sé stessa, sempre sospesa sulla miseria, una poetessa maudite. Sua madre, morta nel 1944 nel campo di concentramento di Ravensbrück, era Milena Jesenská, la celebre Milena di Kafka e anche se Jana non conobbe mai il celebre scrittore, morto nel 1924, quattro anni prima della sua nascita, ugualmente (come testimoniato dai suoi amici) si vedeva come "la figlia di Franz Kafka", il che rende ancora più suggestiva l'ombra tragica che avvolse la sua triste vita. Jana fu sfortunata ma non rassegnata, sicuramente emancipata e libera, anche se dovette combattere con la miseria e adattarsi ad ogni sorta di espediente per sopravvivere.Praga
I testi di "Clarissa" sono spregiudicati, erotici, persino pornografici, liberi e scanzonati, di certo non lasciano indifferenti... come scrive la stessa Honza: "ho letto di nuovo quel che ho scritto e mi sono spaventata".
[ In culo oggi no / Jana Černá / edizioni e/o]